Il 21 febbraio ho compiuto trentaquattro anni
così, nel giorno del mio compleanno, mi sono concesso qualche ora di
intima riflessione tuffandomi nei ricordi.
Ho riesumato vecchie lettere, appunti e
pensieri in formato “doc”, registrati sul disco fisso del
computer e gli ho dato un'occhiata. Poi ho pensato: “Cavoli, ero
veramente infelice laggiù in Italia.”
Non che la mia vita fosse
particolarmente dura o diversa da quella odierna, solo che là tutto
mi pareva dannatamente triste e senza via d'uscita.