“Ti andrebbe di partecipare ad un
Talk Show, su Italia Sette Gold?” Perché no, pensai. A farmi la
proposta è stata una giovane giornalista di nome Sara Spreafico.
“Sai, vorremmo sapere un po' le
ragioni della tua scelta di andare a vivere in un paese lontano e
soprattutto in un paese povero.”
Beh, non è proprio che avessi
scelto il Messico in quanto paese povero ma, va beh, si poteva
chiacchierare un po' sulla mia scelta, perché no.
La giovane giornalista aveva una voce
squisitamente radiofonica e irradiava intelligenza e senso pratico e,
il fatto di essere stato scelto da una ragazza brillante, in quanto
espatriato, ha infuso un grande senso di benessere al mio vanitoso
interiore.
Dal punto di vista tecnico si sarebbe
trattato di un collegamento Skype da casa mia, modesta abitazione di
mattoni situata nel cuore della periferia oriente della città che si
contraddistingue per i periodici richiami dei venditori ambulanti,
per l'operosità degli operai con martelli e seghe circolari, per i
cani, dal carattere difficile, che uggiolano e abbaiano ad ogni
passaggio di un essere umano.
Anche il supporto audiovideo era
estremamente fragile. Si trattava di un microfono da quattro euro e
una piccola Web Cam. Ero piuttosto teso per tutti gli imprevisti che
si sarebbero potuti verificare durante il collegamento ma piuttosto
fiducioso e allegro sul fatto che avrei parlato di me e di ciò che
stavo facendo.
Il mio collegamento si sarebbe aperto
alle tre del pomeriggio così preparai tutto per le due.
Nell'attesa seguii il
programma in stream su internet.
Si parlava di prostitute. C'era un
sindaco che voleva aprire un postribolo nel territorio del proprio
comune e una presidentessa di un'associazione che sosteneva che le
prostitute erano tutte schiave e che quindi, tale immondo mercato, non
andava favorito in nessun modo.
Finalmente cambiarono tema; era un tema
che, francamente, non capivo.
Diedero la parola ad un imprenditore
che prese ad insultare l'Italia e gli italiani in maniera alquanto
volgare.
Il senso delle sue parole erano più o
meno queste: se la gente fosse come me, l'Italia sarebbe un paese
migliore. Ad un certo momento mi diedero la linea.
L'espatriato moderno è un personaggio televisivo che più o meno in ogni occasione afferma: “In Italia stavo di cacca, ma non appena mi sono trasferito ecco che ho ottenuto soldi, posizione e riconoscimento. Che paese di merda, l'Italia!”
Io sono invece un espatriato che si discosta dal modello. Ho cominciato a raccontare la mia storia dicendo cose molto semplici.
Poco dopo ebbi come la sensazione che, in studio, non funzionavo.
Ero un pacifico trentenne che guardava al suo paese lontano con amicizia ed affetto, nonostante tutto.
Meglio l'imprenditore che ne approfittò per gettare altra merda nell'etere.
Mi diedero ancora uno spazio, con il velato suggerimento di arrabbiarmi almeno un po'. Dovevo dire che la mia generazione credeva in un sistema che, dopo il periodo di formazione accademica, ci avrebbe docilmente deposto nel mondo del lavoro ma questo non accadde.
Lo dissi.
“Va beh! ma tu... ma lei, vuole tornare, o rimane?”
“Rimango”
“Perché?”
“Perché sto bene.”
“Ah!”
Poi la trasmissione continuò. Io ringraziai e tirai un grande sospiro di sollievo. Finito. Mi accorsi di essere piuttosto sudaticcio. Sono queste cose che, in qualche modo, emozionano,
In quel momento ricordai un passo di un libro di Enrico Brizzi: Vita quotidiana in Italia al tempodel Silvio. Quando Brizzi era ospite di talk show ripeteva a se stesso: “Boxa, cazzo, boxa!”.
Adesso capisco...
Beh, chi mi segue sa che non sono in Messico per soldi, per posizioni o per la macchina grossa.
Non sono qui per fare il culo a qualcuno, imprenditorialmente parlando. E' altro che mi ha spinto qui, è un po' più sottile.
Non sono religioso ma c'è un brano del Vangelo che mi piace. Eccolo:
"Non
affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che
cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il
Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima
il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno
date in aggiunta."
In bocca al lupo a tutti!
In bocca al lupo a tutti!
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